L'ambulatorio dei codici minori in Pronto Soccorso

Silvia Alparone

L’informazione giornalistica bussa alla porta di Simeu. Le linee strategiche nazionali relative all’attività dell’emergenza-urgenza, la posizione delle società scientifiche e di altre categorie professionali su temi di interesse per i soci, la sintesi e l’analisi dei dati e delle ricerche elaborate dal Centro Studi in relazione al contesto nazionale: saranno questi i principali argomenti degli interventi giornalistici che troveranno spazio sull’edizione rinnovata della rivista scientifica. Scopo degli articoli sarà cogliere spunti esterni, dal mondo della politica e del management sanitario, ma anche dall’attualità per porli al centro della riflessione e del dibattito dei soci, contribuendo a far circolare le notizie e il confronto fra i membri della Società. Uno strumento per sollecitare l’attenzione su temi che aiutino a comprendere meglio il contesto entro cui si muovono il medico e l’infermiere dell’emergenza-urgenza, al di là dei confini della loro, già ricchissima, attività clinica quotidiana. Si tratterà di interventi rappresentativi della nuova attività di Comunicazione della Simeu, organizzata come una porta in più sul mondo delle news: più notizie per i soci e più informazioni per l’opinione pubblica su temi e problemi della Medicina di Emergenza-Urgenza. L’ambulatorio dei codici minori in Pronto Soccorso Spente le luci dei riflettori della cronaca dopo i casi dello scorso febbraio al Policlinico Umberto I di Roma e in altre strutture di emergenza italiane, il problema del sovraffollamento (overcrowding) dei Pronto Soccorso resta da risolvere. Ma in alcune regioni italiane stanno partendo le prime sperimentazioni. È il caso della Lombardia, dove lo scorso 20 giugno è stato presentato l’“Ambulatorio dei Codici Minori o a bassa priorità” in Pronto Soccorso, sperimentazione della durata di un anno a partire dall’inizio di luglio, che riguarderà trenta strutture ospedaliere della Regione. Se ne è parlato in occasione del convegno “Nuove modalità di gestione delle attività a basso contenuto di emergenza-urgenza del Pronto Soccorso ospedaliero in Regione Lombardia”, organizzato da Eupolis – SDS Scuola di Direzione in Sanità e dalla stessa Regione. Durante la giornata, a cui hanno partecipato le direzioni generali e di presidio delle diverse aziende ospedaliere lombarde, insieme al personale sanitario dei DEA, sono stati approfonditi e discussi i contenuti della deliberazione regionale IX/3379 del 9/5/2012 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2012”. “L’ambulatorio – spiega Maria Antonietta Bressan, direttore del Pronto Soccorso della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia – sarà gestito dai medici di Pronto Soccorso o da medici esperti in urgenza-emergenza sotto la responsabilità del direttore del PS, dovrà essere allestito in una zona contigua o nelle immediate vicinanze di quella per i pazienti con codici maggiori, e avrà percorsi ben identificati, anche grazie all’apposito sistema informatico di trasparenza che sarà sviluppato”. Possono collaborare al progetto anche medici specializzandi in Medicina di Emergenza-Urgenza e di Medicina Interna, che abbiano comprovata esperienza in attività di Pronto Soccorso, sotto la tutela dei medici strutturati. L’ambulatorio, che sarà attivo tutti i giorni della settimana per una fascia oraria corrispondente all’iperafflusso dei pazienti presso i diversi PS secondo i dati storici, ha l’obiettivo di ridurre il tempo di attesa per la visita per i pazienti classificati al triage come “codici minori” (codici bianchi e parte dei codici verdi); ridurre il numero dei pazienti allontanati prima della visita medica, LWBS (Left Without Being Seen); ridurre il Tempo di permanenza in Pronto Soccorso, i LOS (Lenght of Stay); ridurre i reclami; ridurre il sovraffollamento dei PS; aumentare la soddisfazione percepita dai pazienti; ridurre lo stress degli operatori sanitari; migliorare indirettamente la gestione dei pazienti con codici maggiori. La sperimentazione della Lombardia è la seconda a partire in Italia dopo quella degli Ambulatori MED del Lazio, al via lo scorso aprile in 14 ospedali di Roma e provincia. Anche in quel caso si tratta di una differenziazione dei percorsi dei pazienti in base al codice assegnato in fase di triage. Nel caso del Lazio però la gestione dei codici minori è affidata ai Medici di Medicina Generale, creando una differenziazione nel tipo di cure erogate che è stata stigmatizzata pubblicamente e in maniera congiunta da Giorgio Carbone, presidente nazionale Simeu, e da Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg.