La campagna Simeu a favore della Scuola di specializzazione in medicina di emergenza-urgenza

 

Silvia Alparone

Nelle ultime settimane Simeu è stata protagonista di un’intensa campagna in difesa del numero di borse messe a disposizione dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca per la Scuola di Specializzazione di Medicina di emergenza-urgenza. La scuola, nata nel 2009, rischia di subire una diminuzione dei posti finanziati, rispetto agli scorsi anni, per effetto dei tagli previsti all’alta formazione in medicina, proprio nell’anno in cui stanno per diplomarsi i primi 82 specialisti.

 

Com’è noto, In tutta Italia potrebbero essere meno di 50 i contratti di formazione per la specializzazione in Medicina d’emergenza-urgenza per l’anno 2013/2014, mentre la Conferenza statoregioni denuncia un fabbisogno di circa 300 nuovi contratti di specialità all’anno per l’emergenza sanitaria e a fronte di una richiesta di accesso alla scuola che, negli anni scorsi, ha quasi sempre superato le 400 domande di medici appena laureati.

Questo su un totale di 3.200/3.300 borse di specializzazione post lauream per tutte le discipline mediche previste per l’anno accademico 2013/2014, contro la richiesta della Conferenza Stato-Regioni di circa 7.000 posti complessivi.

In attesa del nuovo decreto che definirà la disponibilità totale di fondi ministeriali e il numero di posti per ciascuna specialità medica, lo scorso 5 marzo, mentre gli specializzandi Meu, con il sostegno di Simeu, manifestavano con un flash mob davanti alla sede del Miur a Roma, nei pronto soccorso e sedi del 118 di tutte le regioni italiane veniva affisso un manifesto appello lanciato da Simeu e dalle altre società scientifiche dell’emergenza sanitaria (Sis118, Acemc, Fimeuc), sulle necessità della medicina di emergenza-urgenza nazionale.

A seguito della giornata di mobilitazione il presidente nazionale Simeu, Gian Alfonso Cibinel, insieme al coordinamento degli specializzandi Meu, ha inviato una lettera a Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, ricerca e università e a Beatrice Lorenzin, ministro della Salute per ribadire la richiesta urgente del finanziamento di un numero di posti in Medicina di emergenza-urgenza che tenga conto del fabbisogno espresso dalle Regioni e delle
reali necessità del sistema sanitario.

La mobilitazione generale dell’emergenza in favore della Scuola di specializzazione ha ricevuto l’appoggio di Anaao e Sigm, il Segretariato italiano dei Giovani medici e ha ottenuto una buona visibilità sui mezzi di comunicazione, dai telegiornali nazionali Rai, alla stampa di settore a quella generalista e ha avuto un buon seguito anche sui social network, che ancora una volta si sono dimostrati un mezzo essenziale di coinvolgimento e di discussione.

Per i dettagli delle iniziative della campagna, con il video del flash mob, e delle uscite sui giornali si rimanda ai diversi post pubblicati sul blog della Società scientifica, all’indirizzo internet http://www.simeu.it/blog/.